COS'É un R.S.V.P.?
Tra le cose fondamentali da scrivere nelle partecipazioni di nozze, ma neppure poi così tanto è R.S.V.P., detto alla francese “Répondez, s'il vous plaît” o tradotto all’italiana con un semplice e intramontabile: “È gradita gentile conferma entro il....”
Nell’organizzazione di un matrimonio il catering e la location fremono per sapere il numero esatto degli ospiti sia per questioni di organizzazione che di logistica, ma per gli ospiti non è poi così chiaro.
Sembra che tutti, una volta indossati i panni degli invitati, o siano colti improvvisamente tutti da amnesia generale o che non gliene freghi poi un gran che! (quindi non preoccuparti se ti accade... succede moooolto spesso!)
Alle volte, la mia esperienza mi dice all’incirca un 70/80% buono degli ospiti non contatta gli sposi e si aspetta una telefonata o una visita di persona per comunicare la sua presenza o assenza.
In America è molto usato un bigliettino di piccole misure con busta abbinata con su le indicazioni generali: nomi dei partecipanti, numero esatto dei partecipanti, se ci sono allergie o intolleranze alimentari, oppure se si segue una dieta vegana o vegetariana. Questo piccolo biglietto, spesso già affrancato dagli sposi, viene compilato dall’invitato e rispedito al mittente entro la data richiesta.
In Italia questa tipologia di risposta non funziona affatto, il cartaceo viene ampiamente sorpassato dalla tecnologia e spesso risulta più efficace un whatsapp che una pila di foglietti. Per non parlare dei vari siti online, alcuni anche gratuiti dedicati agli invitati, che permettono la registrazione diretta e nel quale viene spiegato come raggiungere l’evento e la location, come contribuire al regalo di nozze o viene descritto il dress code da seguire (altro argomanto che affronteremo a breve, e significa “quale abbigliamento è richiesto dagli sposi”).
C’è da tenere presente che ad ogni matrimonio ci può essere una zia Beppina che può fratturarsi il femore o un amico delle elementari che all’ultimo si è deciso di invitare la fidanzatina che ha conosciuto la settimana prima (esempi riportati che si ripropongono con una frequenza inaudita) oppure la "cuggina" che si è lasciata dal boyz e quindi salta un posto fino a che non si riappacificano,il giorno prima delle nozze. (Queste cose fanno saltare i nervi alla sposa, ma purtroppo si presentano continuamente!)
Solo quando avrete una selezione degli invitati potrete iniziare a pensare a come farli sedere a tavola e quindi preparare Tableau de mariage (detto anche sitting plan o all’italiana disposizione invitati ai tavoli) e segnaposti (per questi ultimi è sempre preferibile stampare anche i nomi degli indecisi, in modo da rendere la mise en place piú omogenea possibile, in caso di presenza dell’ultimo minuto).
Armatevi di tanta pazienza e di una tariffa telefonica “all inclusive”... fatemi sapere la vostra avventura/disavventura con i vostri ospiti.
Un consiglio potrebbe essere quello di farvi aiutare da tutta la famiglia e coinvolgere genitori e suoceri e se li avete, anche dai fratelli o sorelle!
Giulia M. graphicplanner©